Aspirapolvere Robot | Come funziona, dove posizionarlo e come si carica?

Gli aspirapolvere robot sono elettrodomestici piccoli ma estremamente intelligenti, e utilissimi per pulire casa in autonomia!

Se hai letto la mia guida e le mie recensioni sui migliori robot per pulire casa, sai già quali sono gli enormi vantaggi di questi dispositivi per le pulizie domestiche. In sintesi estrema, automatizzano la pulizia degli ambienti domestici, dato che sono in grado di svolgere da soli tutto il lavoro, dandoti così più tempo libero. Nello specifico, si muovono nelle stanze grazie a speciali sensori, evitando gli ostacoli e pulendo ogni angolo, e scongiurando anche il rischio di cadere dalle scale, per merito di un altro sensore di prossimità.

Poi, quando la batteria si starà per scaricare, il robottino tornerà da solo nella sua base per ricaricarsi, ancora una volta in totale autonomia. E una volta che si sarà ricaricato, a seconda del modello, ripartirà per riprendere le operazioni di pulizia dal punto esatto in cui le aveva interrotte. Alcuni di questi robot sono anche in grado di lavare per terra, oltre che di aspirare la polvere, proprio come accade con un lavasciuga pavimenti per casa.

Se desideri approfondire questo argomento, ti consiglio di continuare con la lettura. Nella fattispecie, oggi scopriremo insieme tantissime informazioni utili. Non solo come funziona questo prodotto, ma anche dove posizionare l’aspirapolvere robot, come si ricarica e altri consigli utili!

Aspirapolvere robot: come funziona?

La maggior parte dei robot aspirapolvere usa una combinazione di sensori e sistemi di navigazione casuale per pulire una stanza, da cima a fondo, per ottenere risultati migliori. I sensori di contatto aiutano il robot a evitare i mobili e gli altri ostacoli, mentre i sensori che rilevano lo sporco (Dirt Detect) consentono all’aspirapolvere di “puntare” le aree sui pavimenti che richiedono un maggiore impegno.

Il sistema di navigazione del robot aspirapolvere assicura che l’intera stanza venga coperta dalla pulizia, e molti modelli sfruttano muri virtuali per evitare di abbandonare il perimetro che tu hai scelto di assegnare loro: in sintesi, con la barriera, gli dirai di non attraversare certe porte (come quella della cucina mentre fai colazione) e di non addentrarsi in altre stanze.

Una volta che l’aspirapolvere avrà finito di pulire, il prodotto tornerà alla sua “casetta” per ricaricare la batteria. La maggior parte dei robot aspirapolvere usa una tecnologia di questo tipo, ma possono esserci notevoli differenze tra i vari modelli. Si parla del numero e della qualità dei sensori, dell’eventuale possibilità di programmarli, della mappatura degli ambienti, del tipo di movimento effettuato sul pavimento e delle funzioni accessorie.

1. Mappatura della stanza e primi passi

Quando il robottino gira per la prima volta in una stanza, sarà meno efficace rispetto alle volte successive, perché di fatto non conosce ancora l’ambiente. Questi primi passi sui pavimenti, però, saranno importantissimi: gli consentiranno di acclimatarsi, imparando come e dove muoversi, individuando ad esempio gli ostacoli da evitare, grazie ai suoi sensori di contatto. Il robot aspirapolvere impara ad orientarsi grazie ad un sistema noto come mappatura della casa, la cui tecnologia può cambiare da modello a modello.

  • Mappatura con telecamera: sulla testolina del robot si trova una vera e propria camera, che consente di fotografare l’ambiente costruendo una mappa digitale, che verrà poi immagazzinata nella memoria del suo computer di bordo. Si tratta del sistema più moderno e più preciso, ideale per ottenere risultati superiori.
  • Mappatura con laser: la mappatura tramite laser e sensori ottici permette al robot di calcolare le distanze con una precisione straordinaria. Il laser, che può essere presente insieme alla fotocamera, è di essenziale importanza, in quanto consente al robot di raccogliere una serie di dati poi fondamentali per i suoi movimenti.

Di riflesso, in base a quanto visto finora, la mappatura di un robot aspirapolvere è un componente fondamentale per le sue prestazioni e per la qualità delle pulizie di casa. Questo per via del fatto che aiuta il robottino a farsi un’idea estremamente precisa dell’ambiente che deve pulire, così da aumentare la precisione di ogni suo singolo passo sul pavimento. Inoltre, conoscere la stanza gli darà la possibilità di ottimizzare l’autonomia della batteria, perché saprà già dove andare e non perderà minuti preziosi a girovagare senza meta!

2. Sensori e rilevazione di ambiente e ostacoli

Come fa un aspirapolvere robot ad essere così efficace e meticoloso? Ovviamente per merito dei già citati sensori, che permettono all’apparecchio di interagire con l’ambiente e, nello specifico, di individuare ostacoli come i mobili, dislivelli come i tappeti e “burroni” come le scale.

Quasi tutti i robot aspirapolvere sono dotati di sensori ottici (infrarossi), in grado di rilevare gli oggetti davanti a loro entro una certa distanza in casa. Questi sono ovviamente molto utili per riconoscere le barriere architettoniche e gli ostacoli, ed evitarli. I modelli più avanzati hanno anche dei sensori di vuoto, in grado di percepire il bordo di un gradino ed evitare di tuffarsi allegramente dalle scale, come una sorta di kamikaze!

  • Sensori di prossimità: questi sensori evitano all’aspirapolvere robot di andarsi a schiantare contro i muri e le pareti. Nei modelli più avanzati ci pensa la videocamera a scongiurare questo pericolo, mentre in quelli più economici è presente una sorta di piastra a molla. Quando la piastra sfiora una superficie, comunica al robot di fare dietrofront. Infine, questo sensore permette al robot di attivare anche la modalità di pulizia dei battiscopa.
  • Sensori di distanza: funzionano tramite il già citato laser e permettono al robot aspirapolvere di evitare gli ostacoli senza la necessità di doverli sfiorare. Sono ottimi ad esempio per fare lo slalom speciale fra le gambe del tavolo, per evitare il cane che dorme allegramente in salotto, e per fornire una mappatura della stanza più accurata e precisa.
  • Sensori di dislivello: cosa succede quando il robottino incontra il vuoto? Se il modello è di qualità, nulla. Nel senso che non cadrà dalle scale, in quanto il suo sensore di dislivello gli dirà: “Hey, guarda che qui si casca!”. In sintesi, come ti ho spiegato, questi sensori permettono al robot di mantenersi in salute, evitando di tuffarsi dalle scale.
  • Sensori di pendenza: non sono sempre presenti, ma sono davvero utili. I sensori in questione rilevano la pendenza non appena il robot incontra il bordo di un tappeto in casa. Nel farlo, attivano le ruote motrici e permettono all’apparecchio di salire sopra il tappeto o la moquette. Se non sono presenti, quel modello non può essere usato in questo modo: di riflesso, toccando il tappeto, non ci salirà sopra ma tornerà indietro.
  • Sensore Dirt Detect: il sensore in questione, di solito presente nei modelli più costosi, permette al robot di rilevare le aree del pavimento che sono più sporche di altre. In questo modo, una volta identificati questi punti specifici, il dispositivo li pulirà con maggiore attenzione e frequenza, effettuando più passaggi.

In conclusione, i sensori sono molto importanti per capire come funziona un aspirapolvere robot. Gli permettono di interagire con l’ambiente, capire cosa sta succedendo intorno a lui e prendere le migliori decisioni possibili per pulire casa senza fare danni e senza rompersi, assicurandoti il risultato più efficace!

3. Connettività e App per smartphone

C’è un interessantissimo capitolo che merita di essere approfondito, e riguarda la connettività del prodotto e la possibilità di gestirlo o di impostarlo tramite app per smartphone. In questo caso, a seconda del modello, potrai trovare tantissime funzioni. Purtroppo è molto difficile fornire una panoramica completa, perché queste opzioni possono cambiare da robot a robot.

  • Attivazione da remoto: in tal caso ha la possibilità di controllare il robot da remoto, utile ad esempio quando non sei in casa. In altre parole, puoi avviarlo a distanza, programmare le sue attività e controllare come sta andando attraverso il tuo smartphone.
  • Funzioni intelligenti: si parla ad esempio della possibilità di impostare muri virtuali, che indicano al robot dove può e non può andare. In alternativa, puoi programmare le attività o impostare le modalità di pulizia direttamente dal tuo smartphone, per adattarlo a specifici pavimenti come il parquet, che richiedono una pulizia più delicata.

In base alla dotazione di funzioni, il tuo robottino aspirapolvere potrebbe essere in grado di fare meraviglie. Potresti ad esempio programmare la sua attivazione solo in determinati giorni della settimana, e in determinati orari, e molto altro ancora. Se non è presente la connessione con lo smartphone, le opzioni presenti potranno essere impostate manualmente grazie ai pulsanti presenti sull’apparecchio, o tramite un telecomando apposito.

4. Aspirazione e spazzole

Vediamo di approfondire il funzionamento del robot, scoprendo nello specifico come riesce a togliere la polvere dal pavimento. Ovviamente è presente un motore con una determinata potenza, che consente di creare una depressione sufficiente per sollevare la polvere dai pavimenti e per aspirarla nel contenitore dello sporco. Il serbatoio, per la cronaca, può essere smontato facilmente e senza il rischio di rovesciare la polvere, e potrai anche lavarlo senza problemi.

E le spazzole? Queste ultime sono a dir poco fondamentali, quando cerchi di comprendere come funziona un robot aspirapolvere. Nello specifico, ruotano a 360 gradi e permettono di raccogliere con maggiore semplicità detriti come i capelli e i peli degli animali domestici, per facilitare la loro aspirazione. Alle volte è presente una sola spazzola, montata al centro della base. Altre volte troviamo anche delle spazzoline laterali, ottime per pulire con maggiore efficacia i battiscopa!

Dove posizionare il robot aspirapolvere in casa?

A mio avviso è molto importante valutare dove posizionare la base di ricarica di un aspirapolvere robot. La posizione migliore è ovviamente quella più facile da raggiungere per il dispositivo. In sintesi, non devono essere presenti ostacoli nelle vicinanze, dando così al robot la possibilità di tornare a casa senza “impantanarsi” fra sedie, mobili, tavoli, muri e tappeti. Naturalmente dovrai collegare la base ad una presa di corrente, sennò non funzionerà!

1. Ritrovamento della base

Come fa il robottino a trovare la base, anche se la sposti? Con un sistema molto semplice: la base stessa invia all’elettrodomestico un segnale, che il robottino saprà riconoscere quando si aggira nei dintorni. Captato il segnale, il robot lo seguirà come una sorta di percorso fatto di briciole di pane. Con lo stesso sistema, il robottino evita di sbattere contro la base di ricarica quando sta effettuando la pulizia di quella zona.

2. Sistemazione della base

Proprio per questo motivo, è importante che la base sia sistemata in un’area centrale della stanza, facile da raggiungere e senza ostacoli posti lateralmente o frontalmente. Chiaramente, per non ritrovarsela fra i piedi, conviene posizionarla adiacente ad una parete, anche perché in qualche modo dovrai collegarla alla presa di corrente. Infine, evita assolutamente di sistemare la base di carica vicino ad una scala: il robottino sa evitare le cadute, ma è meglio scongiurare rischi inutili!

Come si carica il robot aspirapolvere?

Essendo un dispositivo senza fili, il robottino aspirapolvere viene alimentato da una batteria integrata. Quando il dispositivo sta per scaricarsi, è programmato per tornare alla sua base per “fare il pieno”. Poi, quando la carica è completa, torna a lavorare dove si era fermato. Puoi anche intervenire manualmente e riportarlo tu alla base prima del tempo, ovviamente!

1. Quanto durano i robot aspirapolvere?

Capirai bene che la durata di un robottino dipende da una serie di fattori, come la potenza del motore e l’amperaggio orario della pila. Un apparecchio che richiede molta energia, per forza di cose esaurirà prima la sua carica. In media questi device hanno un’autonomia che si aggira intorno ai 60 minuti, ma possiamo trovare anche dei modelli con una capacità superiore o inferiore.

Nota: la ricarica della batteria, sempre a seconda del modello, richiede un’attesa intorno alle 3 ore.

2. Da cosa dipende l’autonomia del robot?

La modalità di pulizia selezionata dal robot potrebbe impattare sulla durata della batteria, come accade ad esempio quando passa più volte sulle zone più sporche della stanza (Dirt Detect). Impatta anche la presenza di capelli e di peli, che richiederanno una potenza maggiore per poter essere aspirati dal robot, diminuendo dunque l’autonomia complessiva dell’apparecchio per via di un dispendio energetico superiore.

Come funzionano i robot aspira e lava?

Come spiega il loro stesso nome, i robot in questione sono in grado di compiere due operazioni: aspirano la polvere dal pavimento e lo lavano, grazie ad un sistema di erogazione d’acqua che va a inumidire un panno in microfibra montato sotto la base. Chiaramente i robottini di questa categoria hanno due serbatoi, uno per raccogliere lo sporco aspirato dal pavimento, e l’altro per l’acqua pulita che servirà per la fase di lavaggio.

Sappi che esistono anche dei robot che si limitano soltanto al lavaggio del pavimento, dunque sprovvisti di funzione aspirapolvere. In tal caso la polvere dovrà essere eliminata prima di avviare il robot, magari usando una scopa elettrica con filo potente. In caso contrario, il mix polvere e acqua potrebbe creare un autentico pasticcio!

Come funziona un robot aspirapolvere con svuotamento automatico?

Il funzionamento di questo tipo di robot è molto simile a quello dei classici modelli visti oggi: si muovono autonomamente per la casa, pulendo i pavimenti e raccogliendo lo sporco in un serbatoio integrato. La particolarità sta nel fatto che questi dispositivi, una volta tornati alla base, sono in grado di svuotarsi automaticamente.

Com’è possibile? Perché la base di ricarica ospita un contenitore con una capacità di svariati litri. Una volta connesso, il robot scaricherà al suo interno lo sporco raccolto!

I vantaggi di un aspirapolvere robot con svuotamento automatico sono abbastanza evidenti. Per esempio, non dovrai più pensare a smontare il serbatoio del robottino e a smaltire lo sporco raccolto nella spazzatura, avendo così più tempo libero. Questo tipo di robot è quindi particolarmente adatto per chi non ha molto tempo a disposizione, o semplicemente per chi non vuole perdere tempo con queste operazioni!

L’unico inconveniente potrebbe essere rappresentato dal prezzo, che di solito è più alto di quello dei classici. Si tratta, comunque, di un sacrificio motivato da tutti i benefici del sistema visto poco sopra!

crediti: pixabay.com/it/photos/aspirapolvere-robot-domestico-4827253/

Foto dell'autore

Gabriele Delfino

Ciao, mi chiamo Gabriele e sono un eterno casalingo. Nella vita mi occupo di digitale, quindi lavoro in remoto e ho tutto il tempo del mondo per curarmi personalmente dei miei spazi abitativi. Dalla pulizia al comfort, per me la casa non ha segreti!

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